domenica 18 febbraio 2018

PASSO MANDRIOLI PASSO CALLA


REGIONE : TOSCANA

Percorso quasi interamente nel parco nazionale delle foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna, di circa 140km per ben 3000m di dislivello, adatto quindi ai salitomani incalliti.

Partenza dal camping LA VERNA a Chiusi della Verna, da non confondere con l'omonimo monastero, a 4km di distanza e dove i camper non hanno l'autorizzazione a sostare la notte.

Dal campeggio solo per arrivare al paese di Chiusi, distante appena 800m c'e' bisogno del rapportino, perche' la strada ha una pendenza max del 14%.

All'incrocio si volta a sinistra, direzione Bibbiena poi a destra in direzione Corezzo, percorrendo un bel falsopiano prima di giungere alla discesa che terminera' a Val della Meta, quindi subito salita ad incontrare, appena fuori di Badia Tedalda, la strada che porta al passo dei Mandrioli percorrendola solo per gli ultimi 5 chilometri.

Tutta discesa con bei panorami fino a Bagno di Romagna, quindi pianura per attraversare anche San Piero in Bagno poi svolta a sinistra con evidente indicazione per il passo del Carnaio; ascesa non molto lunga (da questa parte) ma con pendenze spesso superiori al 10%.

Ancora veloce discesa fino a Santa Sofia, quindi svolta a sinistra dopo il ponte in direzione Campiglia.

Lungo falsopiano praticamente privo di traffico fino a Corniolo dove comincia la vera salita del passo della Calla, ben 14km spesso sopra il 10%; di ombra non c'e' ne e' molta, se non dopo Campigna quando si passa all'interno di un bosco di alti faggi, da li' mancano circa 3km.

Tutta discesa su strada sempre in buono stato fino a Stia, quindi pianura con piu' traffico per attraversare Pratovecchio, Poppi e Bibbiena.

Si potrebbe tornare a Chiusi della Verna, seguendo le apposite indicazioni proprio a Bibbiena, ma la salita che ho preferito e' quella che passa per Chitignano, molto meno trafficata e comunque in buono stato.

I waypoint corrispondono a tutte le fontane sulla strada che sono riuscito a vedere, sono molte ma e' comunque meglio tenere le borracce sempre piene, soprattutto se fa' molto caldo.

Le strade (percorse di venerdi') erano pochissimo trafficate, tranne il traffico locale nei pressi di Bagno di Romagna e Poppi/Bibbiena, erano anche in buono stato tranne sommari rattoppi dovuti a piccoli smottamenti.

Spettacolari infine le famose foreste casentinesi, con alberi vecchi e alti che fanno un'ombra eccezionale anche se ovviamente non su tutto il percorso.

Durante la prima discesa, ammesso che facciate in tempo ad accorgervi, fermatevi su di un ponticello sul fosso Sodaccio (sulla destra), per ammirare quello che l'acqua riesce a fare nei secoli, non ho pubblicato una foto perche' non rendeva bene l'idea.

25 GIUGNO 2010















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