mercoledì 30 novembre 2016

CIMA di TERRATTA


REGIONE : ABRUZZO - TREKKING

Bella escursione alla cima di Terratta, sopra il lago di Scanno.

Siamo nel Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, la cresta di cui fa' parte la cima della Terratta, separa la valle del Sagittario dalla valle del Giovenco.

Il percorso e' caratterizzato da un'erta salita che si svolge quasi interamente all'interno della stretta valle, in alcuni punti sembra quasi una forra, quindi in cresta fino a ritrovare il percorso di discesa verso Scanno, ancora in valle ma decisamente piu' morbido.

Il sentiero parte esattamente dal lungolago, passando alla sinistra dell'agriturismo Miralago, proseguendo lungo la sterrata che punta dritta verso il monte.

Subito dopo l'agriturismo, tenersi alla destra del torrente, fino ad arrivare ad un evidente curva a sinistra, da cui si tornera', il percorso invece prosegue ancora alla destra del torrente, finisce la sterrata ed inizia il sentiero vero e proprio.

A volte si passa esattamente sul letto del torrente, generalmente secco, ma il piu' delle volte, il percorso si snoda all'interno della faggeta, con un interminabile slalom, che dai 960m di quota del lago, ci porta a vedre i primi panorami, ai 1908m di un vecchio stazzo per pastori, di cui ora sono rimasti solo i ruderi (stazzo della Terratta).

Allo stazzo, si volta a sinistra, inerpicandosi su alcune facili roccette, appena arrivati alla fine del bosco, si prende a salire su rado prato, puntando alla cima della Terratta.

In questo punto i segni CAI e qualche omino, non mancano, a differenza della faggeta, dove erano un po' lontani tra loro, anche se il percorso in quel caso era abbastanza obbligato.

Prima di arrivare alla cima, lanciate uno sguardo alle vostre spalle, per vedere il lago di Scanno e la montagna dove sorge il paesino di Frattura.

Dalla cima della Terratta, quota 2208m, si prosegue cresta-cresta, fino alle ciminiere, chiamate cosi' (credo), per via di enormi massi che spuntano per diversi metri proprio sulla cresta.

Da questo punto, fanno la loro ricomparsa i segni bianco-rossi del CAI (prima solo omini), che permettono di ritrovare il sentiero che scende a valle, passando per la fine delle piste da sci di SCanno.

Giunti alle prime case del paese, voltare a sinistra su asfalto e seguirlo per qualche centinaio di metri, fino a ritrovare un sentierino, un po' nascosto, alla fine delle case, che scende verso il lago, tornando all'agriturismo Miralago.

Il percorso ha uno sviluppo di quasi 18km, 1400m di dislivello in circa 6 ore.

Cartografia: ITEREDIZIONI - PARCO D'ABRUZZO 1:25000

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CASTEL TESINO PASSO BROCON


REGIONE : VENETO / TRENTINO ALTO ADIGE - BICI da STRADA

Percorso moderatamente impegnativo seppur breve come chilometraggio (100 km per 1700m di dislivello) a cavallo tra il Veneto ed il Trentino, con le impegnative salite di Castel Tesino e Passo Brocon.

In breve: ROCCA DI ARSIE' - CICLABILE DELLA VALSUGANA - CASTELLO TESINO - PASSO BROCON 1616m  - CANAL SAN BOVO - FONZASO - ARSIE'.

Partenza da Rocca di Arsie' (BL), e precisamente dalle sponde del lago del Corlo (ristorante, camping, aree pic-nic), ci si dirige verso Cismon del Grappa, passando dentro Rocca e percorrendo la strada in parte chiusa che veniva usata prima della costruzione della lunga galleria che adesso collega il canal del Brenta con la zona di Feltre.

Pochi chilometri dopo Rocca, inizia la discesa, strada stretta che diverra' ancora piu' stretta e anche sporca di sassi, nel tratto ufficialmente chiuso al transito, in realta' usato proprio dai ciclisti, che porta all'incrocio verso Cismon.

Giunti a valle, si prende in direzione Trento, occorre percorrere appena 500m della statale della Valsugana (due corsie per senso di marcia e notevole traffico), fino a vedere il ristorante Forte Tombion, dove un sottopassaggio permette di cambiare corsia, per tornare indietro di appena 100m, fino ad un ponte sulla destra che traversa il Brenta ed immette sulla ciclabile della Valsugana, bicigrill subito dopo il ponte.

Si prosegue verso destra, in direzione di Levico, sempre su ciclabile, facendo affidamento alla traccia GPS, la si lascia in corrispondenda di Grigno, dove si prosegue sulla strada normale, poco trafficata, fino a seguire le indicazioni per Castello Tesino.

Inizia qui la prima salita, circa 9km che alternano tratti pedalabili a tratti di pendenza tra il 10 ed il 13%.

Giunti al valico, breve discesa verso il paese, attraversamento di Castel Tesino seguendo le indicazioni per Passo Brocon, sono presenti numerose fontane per prendere acqua.

Sono 16 i km che ci separano dai 1616m del passo, anche in questo caso, le pendenze variano continuamente, non superando comunque il 13%.

Quasi 16 km di discesa per arrivare a Canal San Bovo, dove si seguono le indicazioni per Feltre, occorre purtroppo attraversare svariate gallerie, la prima decisamente lunga (sui 4 km), per fortuna tutte in discesa, raramente le stradine della vecchia sede stradale che si vedono a fianco delle gallerie sono effettivamente percorribili, in alcuni casi e' in costruzione una ciclabile.

Dopo l'incrocio per Lamon, si prosegue su una stradina molto tranquilla fino a Fonzaso, quindi Arsie' per poi tornare alle rive del lago del Corlo.

Impiegate 5 ore ad andatura cicloturistica, nessun problema di approvvigionamento idrico, consiglio di seguire l'itinerario cosi' come descritto proprio per attraversare le gallerie sempre in discesa, generalmente ben illuminate.

CARTOGRAFIA :
KOMPASS - PALE DI SAN MARTINO

LUGLIO 2013

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CAMPOTOSTO AMATRICE


REGIONE : ABRUZZO - BICI da STRADA

Giro ai confini del parco nazionale del Gran Sasso.

Partenza dall'area di sosta attrezzata per camper, vicino il paese di Mascioni subito dopo aver attraversato il ponte sul lago.

Dopo il ponte si volta a sinistra e si costeggia meta' lago fino alla diga di Poggio Cancelli, tutta pianura con molte curve tranne la breve salita che attraversa il paese di Campotosto.

Discesa e pianura fino al paese di Amatrice, quindi salita pedalabile fino a Montereale poi ancora discesa e pianura fino a Catipigliano dove comincia una fastidiosa salita (anche al 10%) fin quasi al Valico delle Capannelle.

Deviazione a sinistra seguendo le indicazioni per il lago; alla diga svolta a sinistra direzione Mascioni si ritorna quindi al punto di partenza con un po' di facili saliscendi sul lungolago.

Traffico molto scarso, possibilita' di parcheggio praticamente su quasi tutto il lungolago, camper compresi (l'unica area di sosta pero' e' quella alla partenza della traccia).

30 luglio 2009

cartografia : KOMPASS 669 - GRAN SASSO D'ITALIA   1 : 50000




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domenica 27 novembre 2016

SALITA BOCCA TRABARIA da SAN GIUSTINO


TIPO FONDO : ASFALTO
PARTENZA : SAN GIUSTINO
LUNGHEZZA : 14.4km
DISLIVELLO : 710m
PENDENZA MEDIA : 4.8%
PENDENZA MAX : 10%
QUOTA PARTENZA : 340m
QUOTA VALICO : 1050m


Bocca Trabaria, il cui nome deriva dalle travi utilizzati per i tetti delle le case che si ricavavano dai boschi di parecchi decenni addietro, e' una salita che collega le Marche all'Umbria, l'alta valle del Metauro con l'alta valle del Tevere, Mercatello sul Metauro con San Giustino.

Si tratta di una salita relativamente lunga, la pendenza media pero' rimane contenuta, in quanto falsata da un lungo tratto in falsopiano pochi chilometri prima del valico, anche la massima non da' particolari preoccupazioni.

E' sicuramente conosciuta dai ciclisti, ma lo e' molto di piu' dai motociclisti, che insieme a Bocca Serriola, passo di Viamaggio ecc mettono insieme un giro tutte curve e pieghe, quindi se sentite il rombo delle moto conviene farsi da parte.

La salita inizia da San Giustino, circa a meta' strada tra Citta' di Castello e San Sepolcro, seguendo le indicazioni per Mercatello sul Metauro.

Il file GPS che trovate a fine articolo puo' risultare molto utile per collegare le salite di Bocca Trabaria e Bocca Serriola evitando la trafficata strada che collega Citta di Castello con San Sepolcro.

Partiamo quindi da San Giustino, si comincia subito con uno strappetto al 7-8%, solo poche centinaia di metri prima di spianare in corrispondenza di un altro incrocio che riporta a San Giustino (sulla sinistra).

Inizia adesso una prima serie di tornanti, 7 per la precisione, 5 dei quali molto ravvicinati, gli ultimi due piu' distanziati, generalmente si pedala intorno al 5-6% di pendenza, con qualche tirata all'8%.

A meta' tra il 5° ed il 6° tornante siamo al 5° km, quota di circa 480m, il 6° tornante e' praticamente appena 100m prima del 6° km, pendenza sempre variabile tra il 5 ed il 6 con brevi punte al 7-8%.

L'8° tornante e' piu' che altro un ampio curvone, si passa il 9° km al 2-3%, subito dopo la casa cantoniera che rimane sulla destra, quella dove, secondo la tabella appesa al muro, sosto' Garibaldi, la strada risale intorno al 7-8%, per arrivare al 10° km dove finalmente spiana (tratto in falsopiano), la velocita' aumenta, le curve sono molte, sia a destra che a sinistra; e' piu' che altro qui che bisogna fare attenzione alle moto, pendenza tra il 4 ed il 5%.

Intorno ai 830m di quota si trova addirittura un tratto pianeggiante, prima delle ultime curve per poi affrontare un'altra (e ultima) serie di tornanti.

Altra casa cantoniera, stavolta sulla sinistra, segnala il primo tornante della nuova serie, sulla destra si diparte una stradina bianca che e' l'inizio del sentiero europeo E1 tratto umbro, 10% sul tornante.

Tutti gli altri tornanti sono intorno al 6-7%, si valica infine ai 1050m di quota con pendenza dell'8%, stando ai cartelli chilometrici, il valico dovrebbe essere attorno al km 16,8.

Lungo tutta la salita, l'ombra e' scarsa in quanto la sede stradale e' larga, ho contato almeno tre fontane, tutte prosciugate da molti anni, ergo niente acqua, almeno da questo versante.

Valicato il passo, dopo alcuni chilometri, sulla sinistra si trova un piccolo bar, aperto generalmente da maggio a settembre, mentre una fontana si trova ancora piu' a valle, lungo la strada (a sinistra dopo una curva verso destra) intorno ai 700m di quota.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 20 AGOSTO 2012

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SALITA BOCCA SERRIOLA da APECCHIO


TIPO FONDO : ASFALTO
PARTENZA : APECCHIO
LUNGHEZZA : 7.1km
DISLIVELLO : 228m
PENDENZA MEDIA : 3.1%
PENDENZA MAX : 8%
QUOTA PARTENZA : 507m
QUOTA VALICO : 730m

La salita mette in comunicazione la valle del Biscubio (Piobbico, Apecchio), con l`alta valle del Tevere (Citta` di Castello).

Altimetricamente e` una salita decisamente facile, molto pedalabile, e` anche difficile capire di preciso dove inizia, in teoria da Apecchio, anche se, provenendo da Piobbico, i circa 10km che separano le due citta` sono comunque a tirare, seppur con pendenze lievi.

Da Piobbico quindi ci si dirige verso Apecchio, percorrendo la strada di fondovalle del torrente Biscubio, ai lati e` un
continuo susseguirsi di rocce e fianchi scoscesi piu` o meno erosi dalla natura; dopo circa 6 km, si incontra il bivio
a sinistra che conduce al monte Nerone da Pian di Trebbio (Serravalle di Carda), dove pero` si prosegue dritti ancora
in direzione Apecchio.

Passato Pian di Mulino, si arriva ad Apecchio dove si rimane sempre sulla via principale, ignorando il bivio per Acquapartita (altra salita che poi permette di salire al Nerone e, poco piu avanti le indicazioni per Mercatello sul Metauro (ancora salita che mette in collegamento con la valle del Metauro).

Siamo sulla provinciale 257 Apecchiese, dopo un paio di facili chilometri, breve strappetto al 9% per poi spianare (3%), siamo a ben 24km da Citta' di Castello.

Si arriva a Pietra Gialla in leggera discesa (poche centinaia di metri), breve strappetto al 5-6% per attraversare Osteria Nuova quindi spiana ancora.

Si passa Taverna, praticamente una sola casa posta lungo un drittone sempre pianeggiante.

Dopo un ponticello si riprende a salire ad un modico 5-6%, si passa il confine che divide le Marche dall'Umbria praticamente in piano, (2-3%), quota 650m circa, i cartelli indicano 19km a Citta' di Castello.

Al chilometro 18 si arriva al culmine della pendenza con un 8%, quando ormai mancano poche centinaia di metri al valico.

Poco dopo il malandato cartello del passo (caratteristico forse, proprio perche' malandato), si trova un bar, solitamente invaso dai motociclisti; non ha paste fresche, quindi forse meglio proseguire verso Citta di Castello.

La successiva discesa e' ancora meno ripida della salita fin qui fatta, praticamente bisogna pedalare nonostante si stia scendendo di quota.

ULTIMO AGGIORNAMENTO AGOSTO 2012





















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sabato 26 novembre 2016

SALITA MONTE PETRANO via BORGO

TIPO FONDO : STERRATO
PARTENZA : PALCANO via Borgo
LUNGHEZZA : 7.6km
DISLIVELLO : 550m
PENDENZA MEDIA : 7.2%
PENDENZA MAX : 15%
QUOTA PARTENZA : 573m
QUOTA VALICO : 1107m


Via alternativa alle due salite principali; a differenza di quella da Cagli e di quella che parte tra i paesi di Palcano e Moria, questa e' quasi da subito sterrata e necessita di MTB.

Oltre alla salita fino al valico, bisogna mettere in conto anche la salita che dal fondovalle porta all'imbocco di questa via, trovate le recensioni in questo sito:
via Moria
via Palcano

Per chi viene da Palcano (Cantiano), bisogna superare il paese per poi voltare a destra, mentre per chi viene da Moria bisogna superare il piccolo paesino, quindi proseguire ancora per circa 1,5km di saliscendi per poi voltare a sinistra seguendo le indicazioni per Borgo; l'indicazione per Monte Petrano, riguarda una strada gia' descritta in questo sito e non va tenuta in considerazione.

Primo chilometro asfaltato, fino a superare le case di Borgo, poi la strada si fa' piu' stretta e dopo l'ultima casa che si supera con uno strappetto al 14%, inizia lo sterrato.

Strada stretta, tipicamente di montagna, inizialmente molto pedalabile sia per il fondo che per la pendenza modesta, poi dopo il primo tornante e superate alcune vasche di abbeveraggio, il fondo peggiora vistosamente, essendo composto da ghiaia a volte di dimensioni tali da rendere difficile l'avanzare.

Bella vista sulle valli circostanti ed in particolare sul massiccio del monte Cucco ma soprattutto sul monte Catria, anche se in realta' quello che si vede e' il monte che lo precede, il monte Acuto (dove arriva anche la bidonvia di Frontone).

La salita alterna tratti dal fondo discreto e pendenza modesta, a tratti piu' impegnativi per la ricomparsa di ghiaia a grana grossa e pendenza piu' accentuata, fino ad un massimo del 15% circa.

Poco prima di incontrare la strada che sale da Palcano/Moria, si ha una prima bella vista sul monte Nerone, ben riconoscibile per le grandi antenne sommitali.

Arrivati ad incrociare la strada suddetta, si prosegue a destra ancora in salita per l'ultimo chilometro (circa), in questo tratto di solito era presente asfalto molto rovinato, mentre al mio passaggio le ruspe avevano livellato il fondo togliendo del tutto l'asfalto, forse (spero) in attesa di riasfaltare l'intero tratto.

Alla comparsa sulla sinistra del vecchio rifugio forestale ormai diroccato e pericolante la salita e' finita, lo sguardo spazia ora sulla costiera adriatica permettendo di vedere anche il mare, nella giornata giusta.

Non percorribile con bici da strada.

Possibilita' di prendere acqua prima della salita (nei fondovalle) e in cima prima della discesa su Cagli.


CARTOGRAFIA: IGA 122 - ALTA VALLE DEL METAURO 1:50000

Ultimo aggiornamento : 20 novembre 2011

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