martedì 22 novembre 2016

SALITA MONTE NERONE da PIOBBICO


TIPO FONDO : ASFALTO
PARTENZA : PIOBBICO
LUNGHEZZA : 11.45 km
DISLIVELLO : 1010 m
PENDENZA MEDIA : 8.8%
PENDENZA MAX : 14%
QUOTA PARTENZA : 338m
QUOTA VALICO : 1352m

Dislivello quasi identico ma lunghezza inferiore non lasciano spazio a dubbi, e' questo il versante piu' impegnativo del monte Nerone, se poi aggiungiamo la sede stradale fatiscente, frane e smottamenti vari lo si puo' tranquillamente definire "il peggiore".

La salita ha inizio dal bivio sulla strada che da Acqualagna porta a Piobbico, bisogna percorrerla quasi per intero (circa 18km quasi pianeggianti utili per il riscaldamento), fino a vedere l'insegna di inizio paese.

Al bivio si seguono le indicazioni per Roccaleonella, la strada parte subito in evidente salita (13%) fino a superare le case di Ca Giovacciolo, quindi la pendenza cala leggermente ma rimanendo sempre intorno al 10%, con qualche strappetto di nuovo al 12-13%.

La strada larga e ben tenuta grazie al passaggio del Giro d'Italia 2009, permette di superare anche l'abitato di Acquanera dove si trova l'unica fontana, proprio a bordo strada e di cui e' meglio approfittare.

Poche centinaia di metri dall'ultima casa, si distacca una stradina asfaltata, stretta, quasi occlusa dai rami degli alberi e da un piccolo smottamento, sulla destra rispetto alla strada principale, solo una scritta su un cordolo di cemento indica che porta al monte Nerone (se l'erba che nessuno taglia permettesse di notarla).

Quelli del Giro hanno tirato dritto, sul loro bell'asfalto rifatto a nuovo, mentre la salita al monte Nerone e' lasciata a se stessa.

La pendenza della salita, come del resto anche il tratto di strada appena percorso, rimane sempre variabile intorno al 10%, praticamente cala solo in corrispondenza dei tornanti.

Sarebbe una strada molto bella, discretamente ombreggiata e a volte anche panoramica sulla valle del Metauro se non occorresse fare un continuo slalom tra le buche e le frane.

Si prosegue comunque, inerpicandosi dapprima sui tornanti del monte Serrone, quindi sul vero monte Nerone, pendenza quasi costante tra il 9 ed il 10% con brevi tratti al 12.

Traffico inesistente, anche i ciclisti sono decisamente pochi, chi la conosce la evita.

A quota 1000m si incontra una brevissima contropendenza di appena 200m, troppo breve per tirare il fiato.

A quota 1040m circa , si nota sulla destra un cartello in legno indicante la Grotta di Nerone e Balza Forata, per gli amanti dei trekking e della speleologia.

Al tornante successivo, a quota 1070m circa, vi consiglio di appoggiare le bici a terra, fare appena 50m su prato e godervi il panorama esattamente dal bordo di uno strapiombo di qualche centinaio di metri sulla Val d'Abisso, occhio pero' che non c'e' nessun parapetto.

A quota 1140m, in corrispondenza di un altro tornante, un cartello nascosto oltre le rocce, indica il sentiero per il rifugio Corsini (sempre per gli amanti del trekking).

Abbiamo ancora circa 200m di dislivello da superare e comprendono anche il tratto (breve) con la pendenza maggiore, al 14%.

Il bosco si fa' ancora piu' fitto, e' ancora piu' probabile trovare la sede stradale sporca di foglie, terriccio ecc, soprattutto dopo i temporali.

E continuano anche le buche ovviamente, in certi casi e' praticamente impossibile evitarle, visto che hanno invaso l'intera sede stradale, bisogna farci l'abitudine e rallentare l'andatura.

A quota 1300m circa, finisce la strada stretta, si trova inoltre una deviazione in discesa per il rifugio Corsini, ma in bici si prosegue imperterriti in salita, il bosco non c'e' piu' e dopo aver passato un brutto edificio in cemento (Colonia Don Orione), siamo praticamente al valico.

Da qui circa 1km di pianura permette di giungere al bivio con la stradina (a sinistra) da dove sono saliti i professionisti (da Pianello via Cerreto), mentre qualche centinaio di metri di salita permettono di arrivare al rifugio La Cupa (proprio sulla strada) e poi di scendere verso Serravalle di Carda, sulla strada piu' larga e dal fondo migliore.

Per chi proprio non puo' fare a meno di arrivare quasi in vetta, ci sono ancora un paio di chilometri, che portano esattamente dinanzi il cancello di ingresso dei ripetitori RAI.

Per quello che ne so' io, l'unica possibilita' di ristoro e' offerta dal bar "La Cupa", che nei periodi di bassa stagione e' chiuso.

Sul Nerone si puo' anche sciare, o quantomeno gli impianti ci sono, per la neve ... bisogna sperare.

Il rifornimento idrico, lo si puo' fare una volta iniziata la discesa verso Serravalle di Carda (circa un paio di chilometri sulla strada piu' larga), oppure per chi scende verso Cerreto direttamente in valle al paesino di Pianello.

Sconsiglio caldamente di percorrere questa strada in discesa, soprattutto perche' il gran numero di buche sono quasi invisibili passando dal sole all'ombra del bosco.

Inoltre, fino all'anno scorso, c'era anche un cartello che vietava l'accesso in discesa, ma l'inverno o i vandali l'hanno tolto di mezzo, sconsiglio comunque di scendere anche in macchina, perche' in alcuni punti la sede e' veramente stretta e qualche ramo arriva fino a centro strada

ULTIMO AGGIORNAMENTO : 12 GIUGNO 2011

CARTOGRAFIA :
IGA 122 - ALTA VALLE DEL METAURO 1:50000