lunedì 7 novembre 2016

BALZA FORATA MONTE NERONE

REGIONE : MARCHE - TREKKING

In breve: VAL D`ABISSO, BALZA FORATA, VALLE DELL'INFERNACCIO, RIFUGIO CORSINI, CIMA MONTE NERONE, RITORNO x SENTIERO n.2.

Siamo a Piobbico nell`alta valle del Metauro, vi si arriva dall`Umbria attraverso il valico di Bocca Serriola,
(da Citta` di Castello) o dalle Marche prendendo l`uscita di Acqualagna della superstrada Cagli - Fano percorrendo la valle del Candigliano, che in queste zone e`un susseguirsi di forre e falesie care agli arrampicatori (Balza della Penna, Fosso dell`Eremo ed anche la stessa Balza Forata).

Giusto prima di entrare a Piobbico (per chi viene da Acqualagna famosa per il tartufo), si volta a sinistra su strada asfaltata, stretta e ripida seguendo l`indicazione per Santa Maria in Val d`Abisso (375m di quota), che si raggiunge in appena 500m e dove si puo` lasciare l`auto.

Riempite le borracce a quella che sara` l`unica fonte di tutto l`itinerario, si prende il sentiero proprio a destra della fontana (cartello segnaletico).

Ci si dirige in falsopiano verso il fiume, lo si guada nel punto in cui sorgeva un vecchio mulino e di cui rimangono solo le rovine per poi proseguire dall`altra parte.

Dopo circa 200m occorre voltare a sinistra ruotando di 180° ed evitando il sentiero che prosegue dritto e che sara` quello di ritorno (CAI n.2).

Comincia la salita, su sentiero ben visibile fino ad arrivare nuovamente al fiume che ora bisogna attraversare di nuovo, in questo punto l`acqua scorre sul fianco del monte che e` decisamente ripido, per fortuna sono state tirate delle corde; vietato scivolare proprio in questo punto.

Breve discesa, quindi il sentiero punta in su` e lo fara` fino alla cima del Nerone, il fondo non sempre e` compatto, a volte si trova terra smossa, mentre per arrivare alla Balza Forata bisogna superare un tratto di ghiaioni.

La balza Forata altro non e` che un apertura attraverso la parete rocciosa, facendo attenzione al vento che infilandosi dentro acquista notevole velocita`, ci si puo` affacciare dall`altro lato e vedere la Val d`Abisso appena percorsa (850m, circa 1h 45' dalla partenza).

Tornati indietro, si prosegue passando sempre sotto la parete rocciosa, siamo adesso nella Valle dell'Infernaccio che niente ha a che vedere con l'omonima sui Sibillini, si oltrepassa l`ingresso della grotta dei 5 laghi (1150m 3h dalla partenza compresa sosta alla Balza), fino a sbucare ad appena 20 metri dalla strada che sale sul Nerone da Roccaleonella, qui si riprende il sentiero seguendo l`evidente indicazione per il rifugio Corsini.

Si arriva finalmente ai prati sommitali, il rifugio e` bene in vista, una volta raggiunto si prosegue `dritto x dritto` lungo la pista da discesa invernale, fino alla sua fine dove, su un pilone, un segnavia bianco/rosso indica la ripresa del sentiero che in circa 15 minuti conduce alla cima.

Per chi conosce il monte Nerone, sa benissimo che la vera cima e` irraggiungibile essendo territorio della RAI che vi ha
costruito un grande ripetitore, ci accontentiamo quindi di girare attorno al recinto (sulla sinistra), per poi proseguire sull`altro lato, scendere per prato e ritornare sul pilone di prima.

E` ora di prendere d`assalto il rifugio Corsini prima snobbato dove si puo` anche mangiare al ristorante.

Per la discesa, si percorre inizialmente il prato dell`andata, per poi tenersi sulla sinistra puntando agli affioramenti rocciosi ben visibili.

Trovare il sentiero non e` cosa semplicissima, meglio affidarsi al GPS, una volta scovato diventa ben percorribile.

La discesa, prevalentemente fuori dal bosco, non e' meno difficoltosa dell'ascesa e a lungo andare, il dislivello si fa' sentire sulle articolazioni.

Guardando in basso, si vede oltre al paesino di Piobbico, anche le rovine di una torre di avvistamento, si dovra' passare di li' (localita' i Muracci, quota 710m), sempre affidandosi al GPS, si rientra nel bosco, per uscirne su una strada carrozzabile che a destra in salita torna nella Val d'Abisso, mentre a sinistra scende verso il paese.

Ad un tornante, si lascia la carrozzabile facendo rientro nel bosco ma solo per un breve tratto, si incrocia il sentiero che in mattinata si e' percorso in salita, si guada ancora il fiume in corrispondenza delle rovine del mulino per arrivare al parcheggio in appena 2 minuti.

14km circa, 1200m di dislivello (circa) in 8h 1/2 comprese le soste (7 ore di cammino).

CARTOGRAFIA:
IGA 122 - ALTA VALLE DEL METAURO 1:50000
MONTE NERONE 1:25000

Con il CAI Fabriano & friends GIUGNO 2012

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