domenica 21 maggio 2017

MAJELLA TOUR


REGIONE : ABRUZZO - PARCO NAZIONALE della MAJELLA - BICI da STRADA

Splendido giro che in pratica circumnaviga il massiccio della Majella, unica salita importante, quella del Blockhaus che, arrivando a quota 2000m permette una vista a 360 gradi dal mare Adriatico all'entroterra, dalle isole Tremiti al Gran Sasso.

La salita puo' comunque essere evitata rimanendo nelle valli, io non ne ho potuto fare a meno, in quanto sono partito da Passo Lanciano, quindi gia' a quota 1300m circa e li' dovevo ritornare; e' sicuramente piu' comodo partire dal basso, ma con l'anticiclone africano, in quota si sta' veramente meglio.

Partenza quindi da Passo Lanciano (bar, ristorante, campeggio e impianti di risalita invernali), tutta discesa verso Pretoro, sono circa 13km che, in qualche occasione offrono bei panorami sul mare Adriatico.

Al paesino si continua sempre su strada principale, in direzione Guardiagrele, e' salita ma e' molto pedalabile tra il 3 ed il 5%, ombra pochissima, strada larga ma scarsamente trafficata.

La strada spiana a Bocca di Valle (650m circa), al bivio dopo la fontana incastonata nella roccia, non si prende piu' per Guardiagrele, bensi' per Fara San Martino (a destra) che da qui dista 25km.

Prossimo paese: Pennapiedimonte, anche questo arroccato sulle pendici della Majella, dopo il quale un po' di discesa fa' perdere ben 300m di dislivello, per poi ricominciare a salire, ma ancora in maniera pedalabile (5%), verso Palombaro, dopo il quale mancheranno circa 5km per Fara San Martino, che si vede piu' in alto, in lontananza.

Si attraversa Fara San Martino, sempre in salita con punte dell'8%, fino a superare anche Colle San Leonardo dove poi troviamo un falsopiano all' 1-2% molto pedalabile che arriva fino alla localita' Corpi Santi, dove si seguono le indicazioni per Roccaraso (a destra, in salita).

Salita molto breve comunque, per giungere ad una strada che costeggia il fianco della montagna (brevi e facili saliscendi) fino a Palena, ombra del tutto assente, cosi' come il traffico.

Dopo Palena si comincia la salita del passo "Valico della Forchetta", inizialmente molto pedalabile, mentre dopo la cava che rimane sulla destra, si fa' piu' dura con tratti anche al 10-11%, discreta ombreggiatura raramente scende sotto l'8%.

Primo svalicamento a quota 1020m, breve discesa quindi si riprende subito a salire, in corrispondenza di una casa cantoniera vi e' una fontana (quota 1120m), la salita finisce definitivamente a quota 1276m.

Dopo il passo, breve discesa di alcune centinaia di metri e al bivio si volta a destra abbandonando quindi le indicazioni per Roccaraso e seguendo invece quelle per Campo di Giove.

Proprio sull'incrocio, dopo un ampio piazzale, c'e' un bar in quella che sembra una stazione ferroviaria, ed in effetti lo e' (stazione di Palena), visto che parecchi anni fa' il treno arrivava fino a queste quote per poi proseguire verso Campo di Giove e scendere a Sulmona, adesso se non sbaglio, c'e' quello turistico.

Ristorati dalla "rustica" barista, proseguiamo lungo la strada che taglia i Campi di Giove, che in breve comincia a salire con pendenze anche del 10-11% (circa 1km) per svalicare al passo Forca Campo di Giove (1384m di quota), per poi scendere verso Campo di Giove paese, oltrepassando anche le strutture di risalita invernali, quasi sempre accompagnati dal tracciato della ferrovia, che a volte scompare in galleria e che sarebbe perfetto per una ciclabile, anche se il traffico, devo ammettere, che e' quasi inesistente.

Proprio all'inizio del paese si volta a destra in direzione Caramanico Terme, per poi ricominciare a salire quasi sempre al sole e valicare a quota 1240m, che pero' non e' il passo definitivo, questo lo si trova dopo un'altra breve ascesa a quota 1282m, si tratta del Passo San Leonardo.

Tutta discesa adesso verso Caramanico Terme, proprio prima del paese e' stata costruita ua galleria di quasi 1,5km, che pero' se affrontata in discesa non da' alcun problema, e' ben illuminata e non occorre piu' di un paio di minuti per percorrerla.

Alla fine della galleria, c'e' il paese, dove vista l'ora ho pranzato.

Dopo Caramanico, ancora discesa da cui si puo' ammirare il paese anch'esso arroccato sulla roccia, quindi strada larga e leggermente piu' trafficata, conduce con dei saliscendi mai troppo impegnativi (se non per il caldo), verso Scafa, dove pero' non arriveremo, visto che seguiremo le indicazioni per Roccamorice, da cui inizia un versante del Blockhaus, non il piu' impegnativo (da Lettomanoppello e' peggio) ma sicuramente non facile, non fosse altro che per la quasi totale assenza di ombra.

Si sale infatti in mezzo ai campi, costellati di cumuli di pietre, la pendenza e' sempre sopra l'8%, generalmente intorno al 10, sui tornanti seppur per brevi tratti non si respira affatto, anzi si sale con punte del 18%.

L'ombra, anche se raramente, arriva verso i 1400m di quota, ci si e' messo poi anche il piromane di turno che qualche anno fa' distrusse i boschi che avrebbero dato un po' di sollievo.

Si valica a quota 1670m, al passo di Fonte Tettone, dove c'e' un fontanile dall'acqua fresca, poco piu' avanti un bar e all'incrocio con la strada che sale al Blockhaus il ristorante / albergo Mamma Rosa.

A questo punto avrete collezionato poco piu' di 3200m di dislivello e con la velocita' cicloturistica che ho tenuto, erano gia' le 17 passate, se vi sembrano sufficienti, voltate a sinistra e in circa 5km tornerete a Passo Lanciano (tutta discesa), viceversa se non siete appagati, voltate a destra e guadagnatevi i 2050m circa del Blockhaus della Majella, sono poco piu' di 6km, in teoria interdetti alle auto che possono dar fastidio solo nei fine settimana, le pendenze spesso superano l'8%, ma i panorami che man mano si aprono intorno a voi sono assolutamente da non perdere: si va dalle Isole Tremiti (foschia permettendo), al mar Adriatico, al promontorio del Conero, i monti Gemelli e ben evidente il Corno Grande del Gran Sasso, spettacolare soprattutto al tramonto.

In conclusione un paio di consigli: partire dalle valli cosi' da evitare (volendo) l'intera salita in caso di stanchezza, evitare gli anticicloni africani, le fontane non mancano, ma l'ombra e' scarsa su quasi tutto il percorso.

145km 3200m di dislivello nel cicloturistico tempo di 8h 15'.

LUGLIO 2012