venerdì 14 ottobre 2016

RIO VITOSCHIO MONTE NERONE


REGIONE : MARCHE - TREK

Il percorso si snoda praticamente all'interno della valle del Rio Vitoschio, con possibilita' opzionale di arrivare in cima al Nerone e magari pranzare al rifugio Corsini, oppure sempre in maniera opzionale e' possibile seguire il corso del Rio Vitoschio con numerosi guadi, cascatelle e almeno un punto in cui scorre tra due pareti non molto alte ma molto vicine, che formano una pozza larga meno di un metro e profonda altrettanto (se in periodo di secca), che e' necessario guadare immergendosi fino alla vita; questo pero' non l'ho fatto, per cui parliamo del trek realmente percorso.

PREMESSA: il percorso da me fatto, prevedeva di salire subito al Nerone, per poi scendere verso Colluccio quindi tornare a valle, in questo modo si e' al rifugio Corsini decisamente troppo presto per il pranzo per cui la descrizione che faccio qui di seguito riguarda il trek fatto in maniera inversa a quello da me realmente percorso e che vi consiglio, sia per i tempi, sia perche' in questo modo e'piu' facile trovare il sentiero nei punti in cui e' un po' imboscato.

Da Piobbico ci si dirige con l'auto verso Apecchio (statale Apecchiese), dopo circa 2,5km si trova un cartello giallo sulla sinistra ben visibile e indicante RIO VITOSCHIO, si puo' lasciare l'auto o lungo la strada (sulla sinistra) o subito a destra del cartello, in una stradina sterrata che entra in un rado boschetto che lambisce il torrente Biscubio.

Si percorre la strada bianca per circa 5 minuti, arrivando cosi' a due pareti rocciose a pochi metri l'una dall'altra, chiamate PORTE del VITOSCHIO, al centro il torrente Vitoschio, mentre sulle pareti molto probabilmente, frotte di climber, che nel periodo estivo trovano qui l'ambiente ideale.

Guadato il torrente due volte si prosegue sull'unico sentiero possibile, fino a trovare un primo bivio: a destra il tratto che costeggia il torrente, guadandolo piu' volte e che poi diviene una piccola forra, mentre a sinistra si rimane all'asciutto e si prosegue in salita (sentiero 30).

Preso il sentiero di sinistra, il prossimo bivio segnalato da frecce del CAI, indica di prendere a destra verso FOSSO DELL'EREMITA (sentiero 32) - (a sinistra sale direttamente al Nerone), si passa quindi una placca di roccia di pochi metri, inclinata di circa 45', ma tranquillamente percorribile;

il sentiero volta a destra, nel bosco, in discesa e ci porta al fosso Pisciarello in circa 10 minuti.

Guadato il fosso, si prosegue sall'altro lato, verso destra (la stessa direzione in cui scorre l'acqua), dopo appena 100m si lascia il corso del torrente che scenderebbe a valle (ritrovando di nuovo la forra di prima), voltando a sinistra di nuovo in salita; i segni su questo tratto sono assenti, l'unica cosa che si puo' notare (a fatica) sono delle fettucce annodate agli alberi che generalmente indicano i bivi.

Breve salita di pochi minuti, quindi discesa verso la valle che vi si e' aperta davanti e dove scorre un altro torrente (fosso dell'Eremita), e' questo il tratto un po' imboscato che e' sicuramente piu' facile trovare cosi' come lo sto' descrvendo piuttosto che in maniera inversa.

Giunti a valle guadare nuovamente il fosso, il sentiero prosegue sull'altro lato e va preso verso destra (ancora sentiero 32).

Sempre in leggera salita e passando a mezza costa si risale verso Ca Rossara, anche qui i segni sono praticamente assenti, ma e' difficile sbagliare, sempre dritti si arriva all'unica costruzione presente, neanche tanto piccola, proprio al centro di un prato, dove senza neanche il bisogno di arrivarci proprio di fronte, si volta a sinistra, passando su quella che sembra una strada sterrata, ma che in realta' e' fatta dall'acqua piovana e dalle sgarufate delle moto da cross.

Si prosegue su questa via ben individuabile pur senza segni, ancora in leggera salita, poi con leggeri saliscendi, fino a trovare una strada bianca vera e propria e sbucare alle case di Colluccio, nei pressi di Serravalle di Carda (ancora sentiero 32).

Proseguire su asfalto per poche centinaia di metri, fino ad una centralina meteo posta proprio a fianco della strada (a sinistra), e' ben individuabile perche' di colore giallo, voltare quindi decisamente a sinistra verso il prato separato da filo spinato abbastanza alto da passarci sotto.

Chi avesse bisogno di acqua o rifornimenti dovrebbe continuare su asfalto fino ai ristoranti di Pian di Trebbio, circa 1km piu' avanti.

20 metri su prato, quindi svolta a sinistra a ritrovare il sentiero, si passa di fronte un abbeveratoio probabilmente a secco e ci si immette nel bosco di fronte, evitando le tracce che corrono piu' in alto (sentiero 30).

Da qui circa 50 minuti di facili saliscendi a mezza costa, vi separano dal ritrovare il sentiero che, se preso a sinistra scende inesorabilmente e vi riporta alle Porte del Vitoschio, a destra invece sale (altrettanto inesorabilmente) al Nerone, il cartello indica che occorre 1h 45' per il rifugio Corsini (sentiero 35).

Prima di arrivare a questo bivio, potete vedere sull'altro versante della valle, il percorso appena fatto, Ca Rossara molto sulla destra e soprattutto una grande placconata di roccia strapiombante, cui siete passati sopra senza accorgervi.

Dal bivio, si prosegue quindi a destra in direzione della cima, il bosco man mano si dirada, fino a
lasciare il posto al prato, qui vi consiglio di mettere un bel waypoint (nel file che potete scaricare gia' c'e'), in quanto sara' utile per ritrovare il sentiero al ritorno.

Appena arrivati su prato, prendete in salita dritto x dritto, sono appena 50m fino a ritrovare una traccia ben evidente, che pero' quando la percorrerete al ritorno, non essendoci indicazioni di sorta, vi condurrebbe piu' a valle, verso Piobbico da qui l'utilita' del GPS.

Risalita su prato, abbastanza facile, fino a trovare la linea creata dai pali che portano elettricita' alle antenne del Nerone, che adesso diventano ben visibili (sentiero 2).

Seguire sempre i pali elettrici e in circa 15 minuti si e' al rifugio Corsini, chi volesse strafare e arrivare alla vetta deve proseguire sotto gli impianti di risalita invernali VEDI ALTRO PERCORSO, consiglio l'ascesa alla vetta, solo se la giornata e' priva di foschia, cosi' da avere un bel panorama fino al mare, altrimenti risparmiatevi pure la fatica.

Il ritorno avviene sullo stesso sentiero, unica attenzione va data a lasciare la traccia su prato nel punto giusto indicato dal WP, dirigendosi a sinistra e ritrovando i segni bianco/rossi su un alberello (non visibile dal prato).

Tutta discesa quindi fino alle Porte del Vitoschio e al parcheggio.

Sviluppo di circa 18.5km, per 1200 metri di dislivello portato a termine in circa 7h.

AGOSTO 2012

CARTOGRAFIA:
IGA 122 - ALTA VALLE DEL METAURO 1:50000
MONTE NERONE 1:25000 (preferibilmente)

SCARICA PERCORSO SU GPSIES