lunedì 10 ottobre 2016

PRIMAVERA FABRIANESE


REGIONE : MARCHE - TRAIL RUNNING

La Primavera Fabrianese, e' ormai una classica di primavera appunto, si tiene a meta' maggio, si tratta di una corsa in montagna, competitiva per chi vuole, o una semplice (lunga) passeggiata per chi non e' interessato alla classifica.

Si sviluppa sui monti attorno al fabrianese, monte Fano e monte Puro principalmente, dove abbondano i sentieri proprio perche' vicini alla citta'.

La partenza e' dai giardini pubblici (325m), dove e' possibile anche parcheggiare, si prende il via lungo la strada asfaltata (direzione Roma), per poi voltare a sinistra alla rotatoria e cominciare subito a salire.

Poche centinaia di metri di salita, per poi voltare a destra in via Fagioli, curva a sinistra, quindi inizia lo sterrato sul sentiero chiamato "gambelunghe"; salita e brevi falsopiani portano alle case di Collepaganello (475m), si attraversa la strada asfaltata per ritrovare lo sterrato che conduce alla localita' denominata "Monticelli" (fontanella sulla strada e ampio parcheggio).

Si attraversa la radura puntando ad un pino esattamente dall'altra parte, sotto il quale ritroviamo il sentiero che volta a sinistra e di nuovo torna a salire.

Si sale sempre fino ad incrociare l'asfaltata che porta a monte Fano (eremo di San Silvestro), appena 200m di salita su asfalto per poi voltare decisamente a sinistra in corrispondenza di una madonnina posizionata sulla destra.

Imbocchiamo quindi il sentiero 100, single trail che in qualche chilometro sempre nel bosco e con qualche saliscendi mai troppo impegnativi conduce alla sterrata che dal monte Fano scende a Capretta (708m).

In questo punto e' posizionata anche la divisione dei percorsi, il corto volta a destra, praticamente in pianura aggira il monte Fano per poi tornare a Monticelli, il lungo invece prosegue a sinistra, ma appena dopo 200m, abbandona la sede principale a favore di un ripido single trail nel bosco.

Traversato il piccolo prato sommitale si e' di nuovo alla sterrata prima lasciata, che invece seguiamo senza deviazioni per circa un paio di chilometri, fino ad un bivio: Forcella Sant'Angelo (738m).

Voltando a destra si scende a Valleremita, a sinistra si scende ad Esanatoglia, mentre il percorso prosegue dritto, superando una sbarra e tornando a salire; questo tratto non molto lungo, e' il piu' ripido del percorso, e' chiamato "il budello" perche' molto infossato e presenta pendenze superiori al 20%.

Alla sua conclusione, superata una seconda sbarra, si e' sui prati di Piano Marruga, il percorso abbandona la sterrata puntando dritto davanti a voi, sui prati della costa del monte Puro.

Anche questo tratto e' ripido e prosegue fino ad incrociare un'altra sterrata, che prendiamo verso destra, sempre in salita su fondo sassoso, fino ai prati sommitali del monte Puro, il punto piu' alto del percorso (1125m).

Attraversato il prato su tracce di sentiero, si imbocca un single trail in discesa, inizialmente su roccette (poche), quindi su prato fino ad arrivare all'ampio pianoro sommitale del monte Rogedano (880m) che si attraversa per circa meta' della sua estensione, bisogna cercare il punto in cui inizia il sentiero di discesa all'eremo di Val di Sasso, in questo frangente il GPS risulta fondamentale per non perdere tempo a trovare l'imbocco, individuabile solo per alcuni spezzoni di legno che una volta erano una bacheca informativa.

Single trail in discesa, anche ripida e dal fondo non sempre compatto portano all'eremo di Santa Maria in Val di Sasso (658m) recentemente ristrutturato, appena sbucati sulla sterrata dell'eremo, si volta a sinistra costeggiando l'eremo dall'alto (alla sua sinistra), per poi attraversare un piccolo cancello in legno e seguire la sterrata in discesa, caratterizzata dalla presenza delle stazioni della via crucis.

Giunti a valle si ritrova la sterrata (piu' battuta) che sale all'eremo, ma che va presa verso sinistra, entrando quindi nel paesino di Valleremita (480m, fontana e bar).

Dopo la chiesetta del paese, si volta a sinistra, quindi subito a destra, su un muro e' presente l'indicazione: campo di bocce, la strada asfaltata lascia presto il posto allo sterrato, che pero' va ignorato a favore di un single trail immediatamente alla sua sinistra.

Salita a volte ripida, fondo compatto ma in alcuni casi infossato dallo scorrere dell'acqua permettono di salire verso Pratelle (684m), a cui si giunge dopo aver incrociato ancora la sterrata prima ignorata; questa va seguita per appena 20m verso destra, in discesa, per poi di nuovo lasciarla per riprendere il sentiero a sinistra subito in salita.

Giunti a Pratelle, c'e' il ricongiungimento dei percorsi, si prosegue esattamente diritti, abbandonando la sterrata per un ripido tracciato in discesa, che inizialmente su fondo sassoso poi piu' compatto e pianeggiante riporta al piazzale di Monticelli.

Da qui seguendo a ritroso il percorso dell'andata, si attraversano le case di Collepaganello, quindi si imbocca di nuovo il sentiero "gambelunghe" per poi far ritorno al parcheggio dei giardini.

23KM, il tempo record per questa manifestazione e' quello di Sergio Bianchi che nel 1989 impiego' 1h 43'.

SCARICA IL PERCORSO SU GPSIES



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